sabato 8 gennaio 2011

RISCOPERTA CRITICA DI KARL MARX


PREMESSA

Che la Destra Politica (di Destra Culturale non si può parlare semplicemente perché non esiste) abbia sempre avuto in odio Karl Marx lo si comprende benissimo. Se l'ignoranza è, come è, ciò che costituisce l'essenza della Destra Politica, a maggior ragione essa va applicata nei confronti di un pensatore come Karl Marx.
Ma quando il mondo intellettuale che politicamente va dal conservatorismo illumitato sino al vasto campo del progressismo, scientemente decide di dimenticarlo, di rimuoverlo dalla propria coscienza, allora c'è qualcosa che non funziona. I conti non tornano.
Non tornano, perché sino agli anni '80 del secolo scorso il ricorso alla figura di Marx ed al suo pensiero era addirittura ossessivo. Poi improvvisamente ecco calare la nebbia, l'oscurità e questo dura da almeno due decenni.
Come spiegarlo? Non è difficile, solo se si riflette un poco.
In generale si deve dire che è in atto una profonda e seria crisi intellettuale (se si vuol essere generosi gli 'intelletti' di prim'ordine si contano sulle dita di una mano).
In particolare il predominio del sistema capitalistico esige ed ha la forza di nientificare tutto ciò che anche in minima parte può contrastarlo.
La riscoperta di Karl Marx, riscoperta 'critica' perché immune da ogni ortodossia, è tale da offrire oggi ancor più di ieri i mezzi per comprendere il mondo in cui viviamo.
Un mondo dove il genere umano versa in condizioni di schiavitù, di reale schiavitù.
In questo, se non la sola causa, di certo il sistema economico capitalistico è parte rilevante.

alberto re

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